And the winner is …

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Partecipanti al Gioco dell’Opera!

E’ con grande piacere che vi comunichiamo che, riunitasi la giuria, dopo attenta discussione il verdetto è stato finalmente emesso.

I nostri complimenti vivissimi ai PRIMI CLASSIFICATI, i ragazzi della

classe IV B
del Liceo Newton di Chivasso

guidati dalla professoressa Sabello.
Bravissimi! Vi aggiudicate 10 mini abbonamenti alla Stagione 2014-15 del Teatro Regio.
Ma la classifica non termina qui: la giuria ha infatti ritenuto di assegnare anche un SECONDO PREMIO, ai ragazzi della

classe IV A
del Liceo Newton di Chivasso

guidati dalla professoressa Calzavara.
A voi vanno i biglietti per una prova generale della Stagione 2014-15 del Teatro Regio.

Per i nostri lettori ecco un assaggio delle creazioni dei due vincitori nell’ambito della terza e ultima prova del torneo, Donne donne eterni Dei:

Classe IV B:

Lucia di Lammermoor
Norma
Violetta
Cio Cio San
Turandot

Classe IV A:

Le donne dell’arte

Grazie ancora a tutti voi che ci avete seguito, ai bravissimi partecipanti e naturalmente al Comitato Nenè Corulli per il suo indispensabile sostegno.

Al prossimo Gioco dell’Opera! Continuate a seguirci … abbiamo in serbo grosse novità per la prossima Stagione!

Una risposta »

  1. Ai nostri studenti delle classi 4B e 4A i rallegramenti vivissimi e orgogliosi delle loro insegnanti! Passione, creatività, spirito di gruppo e gioco, sogni di passato e voci dense di futuro: viva la musica, le trame, le storie, e grazie a chi lavora sul palcoscenico e dietro le quinte, del teatro, della scuola, della vita.

  2. Bellissimi lavori!
    Molto bravi i ragazzi con la loro padronanza dei mezzi informatici ma devo dire che mi colpisce soprattutto la volontà di creare anche qualche cosa di cartaceo, di artigianale, di “fatto a mano”. Uno dei grandi valori del teatro d’opera secondo me è proprio questo: che possiamo proiettarci nel futuro quanto vogliamo, leggere e rileggere i grandi titoli in modo del tutto innovativo, scoprire ogni volta un significato che sia attuale per noi e per l’epoca nella quale stiamo vivendo, ma tutto questo va mediato poi nell’allestimento e nella messa in scena che rimangono rigorosamente artigianali e “dal vivo”. Dare risalto a queste capacità non è cosa da poco secondo me in un periodo storico in cui tutto è filtrato fino all’eccesso dai mezzi informatici.
    Bravissimi!

Cosa ne pensi?